Design e Architettura tra innovazione e custodia

Il design e l’architettura stanno vivendo una nuova ed importante fase di trasformazione. I materiali cambiano, le esigenze cambiano ed ecco con queste si modificano anche i gusti e le visioni artistiche. E in questo panorama di imminente rivoluzione, ritorna nuovamente in auge uno dei materiali più pregiati (e più cari alla tradizione nostrana) che può vantare il territorio italiano: il marmo!

Quando si parla di Marmo si fa riferimento ad una delle eccellenze italiane, basti pensare alle risorse presenti tra Verona e Vicenza e tra Massa Carrara e Lucca, città divenute famose in tutto il mondo grazie all’eccelsa produzione di manufatti e arredi in marmo.

Ed ecco che uno dei materiali più pregiati presenti in territorio italiano non poteva non confrontarsi con il design che, co gusto e raffinatezza ha riportato in auge una delle più vecchie e antiche tradizioni italiane. Da questi presupposti partono le origini di queste tre interessanti collezioni di arredi in marmo ideati per ogni tipo di appartamento e presentate con grande successo al Salone 2012.

Si tratta di una delle migliori collezioni del momento per quanto attiene alla produzione lapidea per l’arredo. Soluzioni di grande fascino ed incredibile raffinatezza promosse del marchio veronese Marsotto che per quest‘anno si è affidato ad un‘incredibile cinquina di designer: James Irvine, art director di Marsotto edizioni, Constantin Grcic, David Chipperfield, Naoto Fukasawa e Jasper Morrison.

Il design insomma riscopre la tradizione scegliendo di fondere antico e moderno in un unico stile, così come l’architettura, che negli ultimi anni ha voluto prediligere la fusione di stili creando di conseguenza non poche polemiche, come quelle scatenatesi a seguito dell’affido della ristrutturazione del Fondaco dei Tedeschi all’architetto olandese Rem Koolhaas che recandosi a Venezia ha spiegato il suo progetto di lavoro.

Secondo l’artista olandese infatti, ogni metropoli va incontro a nuove trasformazioni, come la stessa Venezia, motivo per cui bisogna scardinare il dogma della conservazione e aprirsi a nuovi stili architettonici che sappiano fondere con eleganza e maestria, antichità e innovazione.

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