Lo scaldabagno elettrico incide pesantemente sui consumi energetici domestici. L’ideale sarebbe sostituirlo con un modello a gas, ma se non si ha la possibilità di effettuare il cambio, ecco alcuni accorgimenti per limitare il più possibile l’impatto di questo apparecchio sulla bolletta ed evitare inutili sprechi.
Valutate bene al momento dell’acquisto: optate per uno scaldabagno che sia conforme alle vostre reali esigenze. Se in casa siete in due, non ha senso acquistarne uno grande, al contrario, se siete tanti, uno troppo piccolo non riuscirà a soddisfare le necessità della famiglia.
Anche la posizione riveste un ruolo importante nella lotta al risparmio. Fatelo installare in una zona protetta e isolata della casa, lontano da finestre o pareti umide. L’isolamento termico impedirà all’ambiente esterno di influire negativamente sul funzionamento dell’apparecchio. Un’altra aspetto da tener presente in rapporto alla collocazione è la vicinanza ai luoghi di utilizzo: posizionatelo in prossimità del bagno, della cucina e dei vari elettrodomestici che dovrà rifornire.
Veniamo ora alla nota dolente: quando accenderlo? La risposta dipende dalle vostre esigenze. Se passate molto tempo fuori casa, non serve lasciarlo acceso durante tutta la giornata. In una situazione del genere, l’ideale sarebbe dotarsi di un timer che permetta di programmare l’accensione dello scaldabagno qualche ora prima dell’utilizzo. Se invece si ha necessità di avere sempre l’acqua calda a disposizione, si consiglia di tenerlo acceso: spegnerlo e riaccenderlo, infatti, comporta un grande spreco di energia. Per risparmiare, si consiglia di spegnere l’apparecchio nelle ore notturne e programmare l’accensione al mattino.
Non trascurate la temperatura: non oltre i 60° d’inverno e 40° d’estate. Temperature più alte sono inutili e costose.
Preferite la doccia al bagno: impiegherete meno acqua calda.
