Chi non ha mai mangiato i classici spaghetti con le vongole? Ad alcuni può essere però capitato di imbattersi nella spiacevole situazione di ritrovarsi a mangiare anche un po’ di sabbia! Questo capita quando le vongole non vengono pulite nella maniera giusta. In realtà non è un procedimento molto complicato, ma non tutti ne sono a conoscenza, per questo oggi ho deciso di proporvi questa guida, che vi spiegherà come ottenere delle vongole perfettamente pulite, pronte per essere cucinate nella maniera che preferite!
La vongola, il cui nome scientifico è Chamelea gallina, è un mollusco costituito da due robuste valve a forma di ventaglio, identiche tra loro. È diffusa in particolare nel mar del Caspio, Mediterraneo e oceano Atlantico.
Ne esistono quattro varietà differenti: verace, verace filippina, lupino e longone. La prima è la più diffusa e apprezzata.
Come pulirle
Per eliminare la sabbia dovrete immergerle in acqua con sale grosso e lasciarle in ammollo per almeno 2 ore, cambiando spesso l’acqua. Passato il tempo necessario, sciacquatele sotto l’acqua corrente e strofinatele con uno spazzolino per eliminare eventuali incrostazioni.
Ora sono pronte per essere messe in padella e cotte. Se alcune vongole, a cottura ultimata, risulteranno ancora chiuse, non apritele con un coltellino, prendetele e buttatele, tutelerete così la vostra salute. Ricordatevelo, è importante!
Un altro aspetto da tenere a mente è il loro tempo di conservazione. Le vongole vanno consumate freschissime, quindi l’ideale sarebbe cucinarle il giorno stesso dell’acquisto o al massimo il giorno dopo.
Proprietà
Questo mollusco è ricco di vitamina A, fosforo, potassio e proteine. È inoltre perfetto per chi vuole mantenere la linea, visto il suo ridotto apporto calorico, contiene solo 72 Kcal per 100 g.