Molti pensano che riciclare la frittura, specie se di pesce, sia praticamente impossibile, invece esistono vari modi per riutilizzare il pesce fritto, realizzando delle ricette davvero squisite e originali, che saranno in grado di esaltare il gusto di questo alimento. La marinatura rappresenta il modo migliore per evitare che il pesce avanzato finisca nella spazzatura, può essere realizzata in due modi: al carpione o alla tartara.
Pesce fritto in carpione
Seguendo questa ricetta potrete riciclare tutti i tipi di pesce fritto, anche il tonno. Avrete bisogno di: 500 g di pesce fritto, cipolline, olio extravergine d’oliva, 2 bicchieri di aceto, 2 spicchi d’aglio, salvia, lauro, pepe o peperoncino. Versate un bicchiere d’olio in una padella, aggiungete l’aglio e fate soffriggere. Unite le cipolline, la salvia e versate l’aceto. Lasciate cuocere per qualche minuto e aggiungete il lauro, un cucchiaio d’acqua, un pizzico di sale e pepe o peperoncino. A questo punto non dovrete far altro che versare la marinata sul pesce, lasciare intiepidire e sistemare in frigo per 24 ore. Non fate marinare il pesce in contenitori smaltati perché l’aceto corrode questo materiale. L’ideale sarebbe utilizzare recipienti in porcellana bianca o in vetro.
Pesce fritto alla tartara
La marinata potete prepararla anche in questo altro modo. Procuratevi: 3 limoni, 2 uova, 1 scalogno, acciughe, capperi, brandy, prezzemolo ed erba cipollina. Lasciate marinare il pesce tagliato a pezzetti nel succo di limone per circa 30 minuti. Scolatelo e fatelo sgocciolare. Sistematelo in una ciotola e unite un trito di acciughe, capperi, erba cipollina, scalogno, prezzemolo, tuorlo d’uovo, brandy, sale e pepe. Lasciate insaporire.