Come rifoderare una poltrona

poltronaVi è mai capitato di amare particolarmente una poltrona ma di averla purtroppo rovinata? Bene, capita a tutti, in particolare se la poltrona si tramanda da padre in figlio nella famiglia. Ma non disperate, il modo per recuperarla c’è e non implica il tappezziere e cifre di denaro elevatissime. Potete rifoderare la vostra poltrona anche da soli, basta un po’ di esperienza nel cucire. Ecco come ho fatto io, mi sono procurata un tessuto a righe, tessuto con motivi déco, tessuto color tabacco, spara graffette con graffette di 10 mm di profondità, forbice, ago, filo, macchina da cucire, passamaneria personalizzata, borchie dorate.

Le fasi di realizzazione prevedono innanzitutto che si tolgano la seduta imbottita fissa e i punti posti sotto, si può fare facilmente con le pinze. Poi si passa a realizzare la prima parte di rivestimento della seduta: il tessuto viene cucito per ottenere una campitura ampia che copra l’area su cui sedersi; poi con il tessuto color tabacco tagliato per la fascia di giro, si coprono le parti laterali. Una volta verificato che tutto aderisca bene, si fissare con graffette nella parte sottostante. A questo punto si torna a lavorare sulla struttura della poltroncina, concentrandosi sullo schienale e lavorando con un altro tessuto. Ho creato “dime” di fodera per rivestire perfettamente la struttura interna della spalliera, seguendo le cuciture originali e adattando il tessuto alla forma curva dello schienale, tenendo sempre delle abbondanze. Dopo la parte interna, è passato a quella esterna, realizzata con gli stessi tessuti della seduta.

Questi sono stati cuciti con quelli dello schienale interno nella parte alta. A questo punto resta da terminare il lavoro nella zona dei “braccioli” con legno a vista: anche qui, per evitare che il tessuto faccia pieghe e grinze, si deve procedere in modo scrupoloso. Io ha unito interno e esterno con graffette , cominciando in alto tendendo il tessuto e ripiegando la parte in eccedenza sotto lo stesso. Ultimata questa operazione, ho riposizionato la seduta nella sua sede, con una nuova fodera a chiusura nella parte sottostante dopo che era stata asportata quella originaria all’inizio della lavorazione. Per finire, vicino ai braccioli di legno, la porzione di schienale in cui si uniscono i diversi tessuti viene rifinita con un’altra striscia tagliata, ripiegata e cucita ad hoc, e poi fissata con le borchie.

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