Cosa si può fare con l’acqua di cottura della pasta: i trucchi per non sprecarla

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Cosa si può fare con l’acqua di cottura, i consigli su come sfruttarla

In genere viene eliminata scolando la pasta, eppure l’acqua di cottura può essere riutilizzata in svariati modi, evitando sprechi e sfruttando l’amido e i sali minerali che contiene: di seguito alcuni pratici consigli su come sfruttarla.

Cosa fare con l’acqua di cottura: ecco come sfruttarla

Innanzitutto l’acqua di cottura può essere portata ad ebollizione più di una volta dunque, magari dopo aver preparato la pasta è possibile cuocere al suo interno, a fuoco nuovamente acceso, ad esempio le verdure da cuocere a vapore.

Un altro pratico utilizzo dell’acqua di cottura è l’ammollo dei legumi e dei cereali che possono riposare al suo interno per una notte intera prima di essere cucinati. Non da meno la possibilità di preparare gustose zuppe o vellutate proprio sfruttandone il sapore. Anche per preparare l’impasto può essere utilizzata, da quello del pane a quello delle pizze fino alle focacce e così via.

Non solo alleata in cucina, l’acqua di cottura può essere utile anche per sgrassare pentole e stoviglie particolarmente incrostate così come per la pulizia dei sanitari (in questo caso con aggiunta di limone o bicarbonato). Se non salata in precedenza, può essere impiegata anche per innaffiare piante e fiori, agendo come fertilizzante naturale.

Infine, l’acqua di cottura rappresenta un valido rimedio naturale anche relativamente all’ambito della cura della persona. Non è raro che la si utilizzi per un pediluvio rigenerante o per un impacco nutriente ai capelli. In particolare l’acqua di cottura del riso, soprattutto quello bianco, è ricca di nutrienti quali antiossidanti, acido folico, vitamine, ferro, potassio, zinco e magnesio.

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