E’ possibile cucinare in maniera eco sostenibile e risparmiare quanta più energia possibile?
La risposta a questa domanda è sì e i modi sono anche parecchi e permettono una forte riduzione dei costi. Per prima cosa una menzione meritano i contenitori.
Spesso in commercio si trovano contenitori che vengono venduti come eco-compatibili, ma che in realtà non lo sono affatto. Rame, coccio, terracotta non sempre sono naturali e non dannosi. La scelta migliore è quella di utilizzare le ceramiche ecologiche, dove i metalli pesanti sono sostituiti da sostanze alcaline naturali, che rendono le pentole meno brillanti ma sicuramente cuociono cibi più sani.
Anche le terrecotte naturali assicurano un’uniformità di cottura, riducendo così la necessità di usare grassi, mantengono intatti i sapori, essendo prive delle microcarbonizzazioni tipiche delle pentole in metallo, e sono facilissime da usare. Unica accortezza, prima di ogni uso è consigliato bagnarle per due o tre minuti: si avrà così un miglior tempo di cottura e i cibi non si attaccheranno.
Un altro materiale consigliato è l’argilla refrattaria, che ha come caratteristica quella di cuocere con poco calore e sono particolarmente resistenti e sicure.
Infine una menzione a parte merita il cosiddetto alluminio riciclato, che si sta sempre più diffondendo a discapito del teflon, ormai considerato cancerogeno. Anche le pentole in alluminio riciclato sono ugualmente antianderenti grazie all’utilizzo del Thermolon®. Questo, pur non essendo di origine chimica ma naturale, garantisce al tegame identiche proprietà.
Il Thermolon, infatti, consente un uso sano di pentole e padelle, che non rilasciano più sostanze nocive durante la cottura e, al tempo stesso, durano a lungo. Altro non trascurabile vantaggio è che questi “bio-tegami” cuociono il cibo più rapidamente, portando a un risparmio di gas e energia.
